
Da settimane mi sto interrogando sugli effetti psicologici del breve, medio e lungo termine di questo trauma generalizzato chiamato Coronavirus.
Sì, perché il Coronavirus è un trauma psicologico a tutti gli effetti, ed è generalizzato, ovvero coinvolge tutti noi.
Si definisce trauma (dal greco τραῦμα (-ατος) «ferita») un turbamento dello stato psichico prodotto da un avvenimento dotato di notevole carica emotiva. Janet, filoso e psichiatra francese lo definì un evento che, per le sue caratteristiche, risulta non integrabile nel sistema psichico pregresso della persona, minacciando di frammentare la coesione mentale.
Il Coronavirus, per la portata devastante che sta avendo sulle nostre vite, sulle nostre routine, sulle nostre relazioni, è un trauma da cui nessuna persona è esclusa. I livelli sono diversi, chiaramente, subisce molto più stress psicologico che lavora in ospedale, o chi perde un congiunto che non può salutare per via della quarantena. Ma è un evento che ha inciso sulle vite di chiunque di noi.

Gli effetti di un trauma, in genere, sono negativi: causano una modifica della propria vita e del proprio assetto psicologico. Il sintomo più diffuso è il Disturbo Post Traumatico da Stress (episodi di intrusione – ovvero le persone ricordi improvvisi che si manifestano in modo molto vivido e sono accompagnati da emozioni dolorose e dal ‘rivivere’ il dramma; volontà di evitare e mancata elaborazione: l’individuo cerca di evitare contatti con chiunque e con qualunque cosa che lo riporti al trauma, con accumulo di ansia e tensione che può cronicizzate portando a veri e propri stati depressivi;ipersensibilità e ipervigilanza: le persone si comportano come se fossero costantemente minacciate dal trauma).
Un trauma, tuttavia, può avere anche conseguenze positive. E’ un esempio il trauma rigenerativo. Un tale, un giorno, mi raccontò di un fortissimo incidente in moto, che lo ridusse in coma e gli cambiò la vita. Da tossicodipendente e anaffettivo qual era, cominciò ad apprezzare al vita e a rinunciare alla droga. Il trauma cambiò il suo assetto psicologico, in meglio.
Un trauma è, infine, un punto di partenza utilissimo in psicoterapia per far emergere elementi importanti della propria vita. E’ l’occasione per sciogliere i propri nodi, per dar senso a ciò che si sta vivendo. E’ perciò la migliore occasione per stare meglio, se opportunamente elaborato.
L’Ordine degli Psicologi del Lazio ha messo su una bellissima iniziativa, chiedendo l’adesione di noi psicologi. Riprendo nelle righe successive, quanto scritto sul sito dell’ordine.
Avere paura è normale, in alcuni casi è addirittura funzionale ad adottare comportamenti maggiormente prudenti.

Se però sentissi come eccessivo questo senso di ansia e di paura, se avvertissi che qualcosa ti sta sfuggendo di mano e che va oltre una ragionevole percezione del rischio, sappi che la comunità professionale degli Psicologi del Lazio mette a disposizione una rete di professionisti pronti a fornirti il necessario sostegno emotivo attraverso strumenti di comunicazione a distanza, che garantiscono la tua sicurezza tua e quella dei tuoi cari.
La situazione di emergenza sanitaria è concreta e proprio per tale ragione dobbiamo affrontarla con la giusta tensione e con le dovute paure, ma anche con serenità mentale ed emotiva.
Spesso nella calma di un colloquio, nascosti dietro l’ansia, possono emergere elementi importanti della propria vita.
Questa può essere l’opportunità per avere uno spazio dedicato per prenderti cura di te.
Consulta l’elenco delle Psicologhe e degli Psicologi che offrono il loro sostegno e la loro consulenza attraverso strumenti di comunicazione a distanza.
Io ho aderito, per contattarmi per ulteriori informazioni, clicca qui