Caro Visitatore,
Oggi ti presento quello che la stessa autrice definisce essere un libriccino, Antizibaldone 2.0, raccolta di poesie (e non solo) della giovane Roberta Fausta Ilaria Visone.
Devo confessare che ho aperto il suddetto libriccino con molte perplessità. Temevo una raccolta di poesie di una giovane adolescente innamorata della vita e dell’amore, che nel suo narcismo si innalzava al celebre Leopardi.
Ma la prefazione mi ha spinto a darle fiducia. Il citare nel titolo Leopardi potrebbe sembrare autocelebrazione e mancanza di umiltà, eppure l’autrice, nelle sue citazioni, che non richiamano solo il Leopardi, mostra la sua consapevolezza di essere figlia di giganti difficilmente raggiungibili. Li guarda dal basso verso l’alto, creando il suo castello di sabbia, nel fissare le rocche della poesia e della letteratura internazionale.
E nonostante le prime poesie mi confermassero la visione dell’adolescente innamorata dell’amore, ho voluto continuare a darle fiducia, scoprendo un diamante grezzo, che con l’esperienza può davvero raffinarsi.
Confesso che tra tante ultra trentenni che mi chiedono recensioni, con libri adolescenziali di vampiri e paranormali innamorati, preferisco una giovane che timidamente si è ritagliata il suo spazio, accostando poesie immature a piccoli capolavori. Un talento in erba da seguire.
Mi piace dunque la variabilità di questa aspirante poetessa. Mi piace il suo sperimentarsi e il suo spiegare al lettore, con poche frasi, lo stile che usa e il perché abbia raggruppato date poesie in date sezioni.
Mi piace che abbia scelto di miscellare poesie in italiano, in inglese, in francese e in tedesco.
La Visone passa da versi meno belli, adolescenziali, che sembrano il testo di una canzone, con detti di uso comune, già utilizzati da molti e che non premiano l’originalità (es. The show must go on), ad altri brevi e armonici, accattivanti. Per lo più sono versi prosaici, con un ritmo poetico.
Traspaiono la solitudine e l’attesa dell’amore, come una metà che si sente vuota senza la controparte, per formare un tutto. La Visone sembra amare l’amore.
C’è poi una piccola prosa, con uno stile narrativo da social network, tranne che per alcune pennellate di metafore davvero accattivanti. La storia potrebbe essere la trama per uno splendido romanzo.
Frammenti di vita è la parte che più mi è piaciuta, svela un vero talento di Roberta. Non conoscevo la corrente delle One Image poetry, che vede in Ezra Pound il massimo esponente, ma è un ambito in cui l’autrice mostra un grande talento, e qui credo dovrebbe maggiormente proseguire, come spero voglia cimentarsi per lo più nelle poesie sui temi sociali, dove mostra una capacità maggiore, che non emerge nella tematica d’amore, più difficile da trattare, essendo il tema più celebrato nella storia della poesia internazionale. Difficile non cadere nel già detto.
Ecco un esempio di poesia della Visone che esula dall’amore:
Saranno le nostre auto,
Le nostre case e stanze imbellettate
I nostri biglietti da visita?
NO!
Sono le cicatrici,
Le medaglie,
Le emozioni,
A portarci lì dove si fa di un peso
Una misura…
Un’ultima perplessità è nel titolo. Roberta spiega perché lo abbia definito Antizibaldone, ma non esistendone già uno, perché accostarci un 2.0?
In sintesi, la fiducia che ho riposto in Roberta è stata ben ripagata. Ha mostrato una grande apertura e una grande potenzialità, che sono certo saprà affinare dedicandosi a temi sociali e alla One Image poetry, poco diffusa in Italia. Sarò disponibile a seguire la sua crescita letteraria, con grande curiosità e interesse, e invito i recensori più esperti di poesia del sottoscritto a sostenere questo diamante grezzo nella sua raffinazione, con consigli e sfide in cui farla cimentare.
Sentiremo ancora parlare di lei.
Sinossi:
Chi non ha mai idealizzato una storia d’amore o provato nostalgia per una storia finita? Chi non ha mai dovuto fare i conti con una realtà ben più dura rispetto alle proprie aspettative? Chi non ha mai toccato il fondo per poi risorgere come una fenice? Chi non ha mai sentito il bisogno di un’amica che, con un caffè o il “semplice” esserci, ci aiuta a ricordare le nostre qualità e a superare i nostri limiti? E chi, fortunatamente, quando ormai non ci pensava più, ha scoperto il significato di un amore autentico anche tramite una persona che in realtà non ha mai smesso di amarci e che in realtà nemmeno noi avevamo smesso di amare per davvero? L’Anti-Zibaldone 2.0 è la prima autobiografia poetica e rappresenta un sunto delle esperienze sentimentali, personali e sociali vissute finora dall’autrice. Alcune poesie sono scritte, interamente o parzialmente, in lingua napoletana e nelle sue lingue di studio (tedesco, inglese, francese), e sono perlopiù accompagnate dal testo a fronte.
Buongiorno!
La scelta del 2.0 è dovuta a un semplice motivo: così come il Web 2.0 è caratterizzato dalla condivisione di elementi multimediali, anche il mio libro parte da questa intenzione: condividere le mie poesie con gli altri.
Buonasera caro Giovanni,
Non mi sono dimenticata di te, anzi, proprio in questo momento sto preparando una piccola sorpresa che spero ti farà contento!
Inoltre, oltre a condividere sui social network e sul blog questa inaspettata recensione, ho scritto tre poesie del tutto inedite che toccano tematiche sociali: niente voli pindarici, niente astrazioni, solo la cruda realtà. Sarò felice di inviartele a breve e di avere un tuo parere: mi sento fiduciosa, le gradirai!
Buona serata e grazie ancora di tutto!
Non vedo l’ora di leggerle 🙂
Grazie a te!