vincere un premio è sempre una soddisfazione, vincerlo all’interno di una manifestazione che la stampa ha definito l’oscar della letteratura italiana, fa ancora più piacere, vincerlo in una serata dove si sono susseguite forme di arte di ogni genere, lo riempie di emozione.
Sabato 18 aprile 2015 sono andato a ritirare il premio speciale della critica della settima edizione del premio internazionale di Cattolica, organizzato dalla prestigiosa associazione Pegasus, e vinto con il romanzo Alina, autobiografia di una schiava.
Un’emozione salire sul palco e ringraziare per il premio, il più bello che potessi vincere all’interno del concorso, ho sottolineato balbettando, giacché lo scopo del libro è portare il lettore a guardare il nostro Paese, le prostitute di strada e la stessa problematica con uno sguardo nuovo, scevro di pregiudizi, per l’appunto critico.
Ho letteralmente vibrato nel momento in cui veniva letta la motivazione:
Per lo straordinario affresco di un’esistenza piegata dalla schiavitù,
in un crescendo emozionale che esplora in toto i colori dell’anima.
E il cammino continua.
BRAVO GIOVANNI…sempre avanti sempre oltre…
Sempre con un piede nel passato, l’altro nel presente, lo sguardo verso il futuro