Ci sono film, libri e storie che nelle loro pieghe e risvolti svelano il senso della vita.
Ci sono narrazioni capaci di bagnarti gli occhi con delle lacrime che non hanno un sapore amaro, ma che senti hanno contribuito a lavare la mente e il cuore da tutte quelle inutilità che accompagnano la nostra esistenza, ristabilendo la priorità dei sentimenti e delle emozioni.
Ci sono narrazioni come quella di Colpa delle stelle.
Trama: L’incontro travolgente tra Hazel e Augustus, che si conoscono a un gruppo di supporto per giovani malati di cancro, rende i due adolescenti immuni a tutte le problematiche della malattia e proiettati solo verso la loro romantica e unica storia d’amore. Perché la vita non dev’essere perfetta per avere un amore straordinario.
In breve, salute e malattia possono coesistere e l’emozione di questo film me lo ha ricordato. Ma troverai molto di più, perché non c’è personaggio della storia che non possa donarti una prospettiva stupenda da cui comprendere il capolavoro della vita.
Speriamo che la pubblicità non lo riduca a un film adolescenziale, perché è molto di più.
Da vedere… con un clinex in tasca (questa è del signore cinquantenne che avevo seduto accanto nel cinema).