Un film da vedere, una favola triste ai tempi della guerra, tratta da La bambina che salvava i libri, di Zusak.
Un film capace di ricordare quanto l’uomo possa essere diabolico e meraviglioso al tempo stesso. Protagonisti assoluti i libri, che la piccola Liesel inizia a rubare nella casa del borgomastro, per tenere compagnia al giovane ebreo Max, nascosto e moribondo nella sua cantina, mentre la Germania inizia un conflitto pieno di morte e distruzione.
Max: “Dimmi che tempo fa fuori.”
Liesel: “E’ piovoso.”
Max: “No, dimmelo a parole tue.”
Liesel: “Il cielo è pallido, l’aria è grigia e il sole sembra un’aragosta.”
Max: “Ecco, ora sono riuscito a vederlo. Grazie!
Vi emozionerà col sorriso della giovane e bravissima attrice, vi farà riflettere sul valore dei libri, tanto di quelli tollerati dal nazismo quanto di quelli bruciati, per controllare l’intelletto umano. E vi ricorderà quanta umanità possa esistere e resistere persino nei periodi più bui della nostra storia.
E persino la morte, vi rivelerà il film, è affascinata dalla nostra ambivalenza.