il romanzo che ti presento oggi, nella XXVII puntata di Crisalide, è di Tommaso Occhiogrosso e si intitola Metà carne, metà ricordo.
Hektor è un artista di candele. La sua bottega in via dei Martiri pare un luogo di culto, a volte tetro, a volte luminoso. I suoi clienti non sono acquirenti qualsiasi, sono anime. Nel covo del candelaio si illuminano vite e zone scure, si raccontano solitudini e speranze. A far luce sulle verità c’è Hektor, abbandonato da piccolo alla cura dei nonni. E c’è il suo gemello mai nato: la malattia. Hektor è un borderline. O bianco, o nero. Come l’arte delle sue candele. Tra Carne (i clienti, il presente) e Ricordo (il passato, la malattia) giunge zia Sara, una psicologa con un passato da farsi perdonare. Attraverso i clienti della bottega, conoscerà Hektor e la sua malattia, tentando di ricucire una ferita lunga una vita.
Una ventina di minuti di intervista, in cui Tommaso è riuscito a dire tutto, incuriosendo me e l’ascoltatore.
Ma, soprattutto, venti minuti in cui siamo riusciti a creare moltissime connessioni, ragionando in modo sistemico, con un’empatia difficile da trovare al telefono. Riascoltando l’intervista, mi sono stupito di quante ne abbiamo trovate, parlando poi di una patologia, come quella borderline, che rompe le relazioni.
Non mi perdo in chiacchiere, perché Tommaso ha detto tutto e ha comunicato le giuste emozioni, e difficilmente potrei aggiungere altro. 😉
Buon ascolto!