da un commento può nascere uno scambio molto costruttivo e se poi esso ispira
un articolo, cosa volere di più?
Tutto è nato da una notizia letta sull’Ansa ieri mattina, in merito alla richiesta dell’UE
di introdurre l’insegnamento della sessualità in tutti i gradi scolastici, asilo (scuola primaria) compreso.
In Svizzera addirittura viene proposto l’utilizzo di giocattoli e fumetti più o meno espliciti.
In questa proposta, non una parola viene però dedicata alla socio-affettività, questa grande
assente in molti istituti scolastici, sovente dediti all’insegnamento della razionalità
e del nozionismo (certo importanti), a svantaggio della componente fondamentale della vita: l’emotività.
Cosa provo? Cosa prova l’altro? Come si sta in relazione? Quanto conta
l’empatia in un rapporto? Sono tutti insegnamenti che non possono essere
trascurati, ma soprattutto staccati dalla materia sessualità.
Il mio post su facebook era volutamente provocatorio, per essere timolo di dibattito:
La sessualità diventa per l’Europa materia obbligatoria in tutti i livelli scolastici, scuole dell’infanzia comprese. In alcuni Paesi si ipotizza l’uso di giochi e fumetti più o meno espliciti. Non una parola sull’educazione alla socioaffettività, allo stare in relazione. Sembra tanto un ridurre l’uomo e la donna a Pene e Vagina. Poi non ci lamentiamo del femminicidio, degli stalker e delle violenze familiari. Ci sono anche degli antecedenti che permettiamo.
La conversazione che ne è nata è stata ricca e approfondita, come puoi vedere qui.
Un collaboratore di Radiovortice, Diego Romeo, che ogni mercoledì pubblica
un bell’editoriale (Il Palazzo Enciclopedico) scritto per la Radio (stiamo lavorando per portarlo al microfono),
è rimasto molto colpito dallo scambio, stendendo una bella riflessione sulla tematica:
L’Uomo animale sociale o sessuale?
Ti lascio qui il suo editoriale, intitolato buona lettura, e se vuoi lasciarmi un commento in
merito, sarò felicissimo di leggerlo e scambiare qualche opinione con te