ho letto questo romanzo con molto interesse e mi sono lasciato prendere dalla storia fantasy che descrive. Nel complesso Patto con il vampiro, di Tiziana Cazziero è un testo che ha diverse note di merito e qualche criticità. Sicuramente è da consigliare, non a caso è nato per un concorso del 2010, in cui Tiziana si classificò seconda.
Parto da come è scritto, che è la cosa più importante nel momento in cui si prende in mano un testo: per pubblicare un libro, non basta saper scrivere, quello lo sappiamo fare tutti grazie alla scuola dell’obbligo. Perché un libro possa veder la luce, occorre saper scrivere bene, avere quel talento che distingue chi è autore da chi non lo è. Tiziana Cazziero possiede indubbiamente questo talento, non per nulla il suo romanzo è fluido e scorrevole, con un linguaggio ricco ma al tempo stesso semplice e mai annoiante.
Passo poi al genere letterario. Si dice che in genere chi si cimenti nella scrittura parta proprio da un fantasy, più semplice da impostare e da scrivere. Non so se sia vero, fatto sta che la concorrenza all’interno del genere è ampia e non credo sia facile scrivere qualcosa di originale che esuli tanto dal già visto nei cinema quanto dal già letto in altri autori. La storia di Tiziana è originale e pur riprendendo delle tipologie di personaggi classici (un vampiro, una strega buona e una strega cattiva), riesce a mescolare una storia che guarda alla lotta tra il bene e il male, aggiungendo un qualcosa in più, ovvero la lotta interiore tra queste due entità, perché il positivo e il negativo appartengono a tutti noi e il vero eroismo sta nella scelta del giusto e nella conseguente rinuncia al facile potere.
I due personaggi protagonisti lottano contro la loro stessa natura, non si assoggettano né a un destino che li vuole crudeli né al facile potere. Scelgono di essere liberi di fare la cosa giusta, di lottare contro le loro stesse fragilità, contro la loro natura e personalità. Questo aggiunge un’originalità nel romanzo di Tiziana, che fa uscire il suo testo dal mare magnum di tante storie che vedono vampiri e streghe come protagonisti.
C’è però un punto di criticità nell’impalcatura di questa breve storia (147 pagine in tutto). Ho avuto come l’impressione che Tiziana abbia un po’ corso nelle fasi iniziali della trama, come se avesse avuto fretta di arrivare ai momenti cruciali della storia. Il lettore viene portato dalla presunta normalità tanto del mondo come lo conosciamo quanto della vita della protagonista al fantasy vero e proprio in un lasso di tempo breve. Molte spiegazioni su chi è realmente la protagonista sono tralasciate, per poi riprenderle solo nelle fasi conclusive.
Per quanto si ripeta che ella debba capire pian piano, le spiegazioni avvengono troppo brevemente e per metà libro si fatica un po’ a capire dove sta andando la trama. C’è ad esempio una notte di dialogo tra Ettore e Sonia, che è solo citata e che da lettore sento di essermi un po’ perso. Al contempo, la stessa fretta percepita castiga un po’ la suspance e il mistero, che potevano essere entrambi rinforzati.
Insomma, mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato un accompagnamento maggiore del lettore verso i nodi cruciali della storia nel corso del libro e non solo al suo concludersi, senza che questo dovesse faticare un poco a stare dietro all’autrice.
Da metà libro in poi la fretta sembra abbassarsi, ci sono quei colpi di scena e quell’azione che rendono il romanzo gradevole e accattivante, quegli elementi che mi fanno gustare un fantasy.
Nel complesso la mia personale valutazione è sufficientemente positiva, e di certo questo testo è consigliabile tanto per gli adolescenti e quanto e soprattutto per gli appassionati al genere. Il talento c’è, ci rimetterei un po’ la mano sopra nelle prime pagine, per trasformarlo dal diamante grezzo che è, a un rubino finemente lavorato, cosa che promette di essere.
E per te, caro visitatore, il trailer del libro.
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