oggi ti presento Verità Oscura, e lo farò attraverso le parole che ho scritto direttamente a Simone Pavanelli 😉
Buona lettura!
Dove poi trovare il libro?
Su tutti i portali e naturalmente sul sito della casa editrice.
Chi è l’autore?
Ha fatto tanto di video per presentare sé e il suo libro, quindi perché scrivergli la biografia? 😉
La mia recensione:
Caro Simone,
Ho appena terminato il tuo romanzo. Voglio mandarti le mie considerazioni in forma di lettera. In genere faccio una sorpresa agli autori, pubblicando senza preavviso una recensione sul mio blog quando meno se lo aspettano. Nel tuo caso faccio la famosa eccezione che conferma la regola, scrivendoti la recensione in formato lettera e inviandotela.
Poi la pubblicherò sul blog.
Scriverti mi rende più facile farti delle considerazioni.
La prima cosa da dirti è che, dopo anni, hai rotto la mia routine serale, che mi vedeva stramazzare sul letto dormendo subito.
Una sera ho avuto la sciagurata idea di sfogliare il tuo thriller, per pura curiosità. Non l’avessi mai fatto! Mi ha preso pagina dopo pagina, non si riesce a smettere di leggere (ma ci hai messo la droga Pandora di cui parli nelle pagine del libro? Quella che ti da fare azioni su comando senza che tu ne abbia controllo?)
Sai che leggo molto, ma posso farlo principalmente in metro, mentre vado e torno dal lavoro. Leggo specialmente i romanzi che mi inviano in valutazione per Radiovortice. Infatti avevo messo il tuo romanzo tra i “da-leggere-l’estate-quando-prendo-una-pausa-dalla-radio“.
Pura utopia! Ed è rimasta solo la notte per continuare il tuo romanzo, che mi ha costretto a impormi di leggere massimo un capitolo a sera, per non perdere altre ore di sonno, che già sono ridotte all’osso di loro! Sforzi colossali per impormi di non andare avanti!
Ho avuto una duplice fortuna. Finire un altro libro in contemporanea e avere 10 ore di regionale a/r tra Roma e Rimini in cui leggere il tuo libro.
“Cosi non mi annoio” ho pensato. Neanche a dirlo… ho passato l’andata a divorarlo e nel tornare mi sono girato i pollici, annoiandomi non avendo nulla da leggere. 🙁
Vengo alle considerazioni. Scrittura veloce, scorrevole e accattivante, ti prende totalmente.
Storia che ti appassiona, con tutti gli intrecci che crei. Forse risolvi un pò troppo in fretta il caso della setta: arrivi al punto di far tremare il lettore con gli ultimi cadaveri, e poi la chiudi. Certo, immagino che poi occorresse lasciare spazio al caso principale per il protagonista, e lì… mi hai fregato… non svelo a chi legge l’assassino, ma posso lo stesso mandarti a quel paese! Smuovi ranger, marines, sbatti Mark a destra e a manca e poi… è il maggiordomo! (cosi capiamo solo io e te la battuta e la verità oscura!) E dire che proprio io, avrei dovuto arrivarci a chi era…!
Piccola critica (seria), ci sono troppi punti esclamativi. Sei bravo a descrivere ciò che accade, il lettore ha chiara la scena davanti, grazie alla tua capacità narrativa, comprende il tono di voce del qui ed ora della scena, non serve esagerare con la punteggiatura nei dialoghi.
In più metterei meno descrizioni dei personaggi incontrati, di come sono vestiti. Ma qui capisco che in un giallo anche il minimo dettaglio è importante. Però appena compariva un personaggio nuovo, mi ripetevo ora arrivano 4 righe di descrizione. E puntualmente arrivavano. Lasciami un poco di immaginazione, almeno per Molly che compare per mezza pagina (tra l’altro, simpaticissima per il suo stile di vita, fammela conoscere! )
Altra critica (faceta), per restare in tema. Io apprezzo moltissimo tutte le gnocche prosperose che il lettore incontra. Molto, molto, molto… ma… E poi ti chiedi perché tua moglie è gelosa? Non ce ne è una brutta, e dico una! O almeno che rientri nella norma del “carina”. Oh, ragasso, ma vedi solo figa?
Tu hai tutta la mia stima, ma tua moglie tutta la mia comprensione. 😀
Chiudo, tornando serio e facendoti i miei complimenti. Il thriller è il tuo genere, non c è che dire. E puoi utilizzare il tuo talento nel costruire gialli, per avvicinare tanti italiani alla lettura (visto che molti rasentano ormai l’analfabetismo, leggendo al massimo il giornale dello sport).
È proprio il genere e lo stile vincente per avvicinare amanti della lettura e non, amanti del thriller e non.
Io attendo il prossimo con ansia.